Dorsino, borgo di ponti e pachine che parlano
Dorsino racconta nel nome la sua storia. Il suo nome deriva dal latino Ursus e indica un paese segnato dalla presenza dell’orso bruno del Brenta.
Se attraversi la piazza con la fontana in pietra, incontri la Via dei Ponti. É da qui che puoi iniziare, come dicono da queste parti, do pasi sota i ponti. Due passi sotto i ponti. I ponti de l'era, come li chiamano qui.
Settanta ponti: se un paese piccolo come Dorsino ne ha così tanti è perchè ogni famiglia ha il suo. Ponte dei dei Sabatini, dei Miri, dei Batài e dei Doreghini. Collegano direttamente la strada alla aia della casa per farvi passare il carro con il fieno. Passeggianto per le stradine strette, conoscerete così anche le nostre famiglie.
E troverete le panchine parlanti. Costruite dalla gente di Dorsino, raccontano tradizioni e usanze del paese. Una è posta a fianco della dell'antica chiesa di San Giorgio. Al suo interno ospita coloratissimi affreschi di Cristoforo Baschenis, tra i quali si può riconoscere San Martino intento a tagliare il mantello e San Giorgio che uccide il drago.
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